CENTRO E CIRCONFERENZA

Nella pratica del Tai Chi Chuan ci sono quattro livelli di apprendimento.
1. Lavoro sulla precisione del movimento:
accuratezza del movimento, trovare la "grazia"del gesto.
L' attenzione non è alla posizione ma alla pausa tra esse, questo rende la continuità di movimento.
La maggior parte dei praticanti quando apprende una “forma movimento " per quanto il movimento possa sembrare fluido e armonioso, rimane comunque un movimento “esterno”. C' è il contenitore ma non il contenuto: l' energia.
2. Lavoro sulla concentrazione delle forze e sulla loro armonia (tensione e rilassamento). All' inizio, si presenta come alternanza dello Yin e dello Yang, ma, quando il movimento MATURA, si manifesta come SINERGIA degli apparenti opposti, accade così una fusione dello Yin e dello Yang (alchimia).
Questo rende il Tai Chi il " Tai Chi". La filosofia diventa: FILOSOFIA IN MOVIMENTO ".
Occorre incanalare la forza elastica con:
contrazione, rilassamento, accorciamento allungamento, ma è importante la fase neutra.
Queste fasi hanno corrispondenza con i cinque elementi della filosofia cinese. Contrazione - Metallo
Rilassamento - Acqua Allungamento - Legno
Accorciamento - Fuoco
Il rilascio della forza invece è Terra, la fase neutra.
3. Lavoro sulla consapevolezza corporea.
Attraverso micro variazioni dei muscoli si producono onde di pressione che scendono e poi risalgono e fluiscono nella struttura e riempiono il movimento di un’energia e una forza tale che 4 once riescono a spostare mille libbre.
Faccio sempre questo esempio: fare Tai Chi senza consapevolezza di mente/corpo equivale ad un corpo senza anima.
4. Lavoro sulla parte mentale.
Non c'è lavoro interno se non c'è l' intenzione che muove l’energia interna.
Ma in realtà non c'è un interno e un esterno.
Quando si dice STILE INTERNO è per sottolineare che occorre mettere attenzione all'interno visto che normalmente la maggior parte delle persone la mettono all'esterno. Ma in verità non c'è un dentro e un fuori, ma un tutt'uno, sarebbe come dire che in un cerchio il centro è separato dalla circonferenza, non è possibile perché il centro è la circonferenza e la circonferenza è il centro. Ma occorre anche dire che per fare un cerchio puntiamo il compasso (intenzione)in quello che sarà il centro e tracceremo la circonferenza. Perciò è l’interno a generare l’esterno ma, nel contempo, è l’esterno che va a nutrire l’interno.
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