46 ARTI MARZIALI IL GRAAL DELLA COSCIENZA
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Come dice il protagonista del film REVOLVER: "Siamo scimmie avvolte in bei vestiti".
A me piace dire: "scimmie laureate".
L' uomo è un ponte tra l’animale e il divino e deve prendere coscienza e conoscenza per diventare consapevole.
L' uomo attuale è ancora più "animale umano" che un "essere umano".
La coscienza come la conoscenza non è un diritto di nascita, ma va sviluppata.
Le arti marziali se insegnate nel giusto modo, devono portare il praticante a sperimentare costantemente la presenza.
Niente è più completo delle arti marziali e tutti dovrebbero praticante una.
L' uomo animale invece pratica le arti marziali esattamente come pratica altre cose nella vita come sport o hobby, ma le arti marziali non sono un passatempo o uno sport, ma sono uno stile di vita, un qualcosa di così completo che coinvolge tutte le sfere che ci compongono.
La presenza è forgiata da un duro lavoro, non è filosofia ma pratica costante.
FILOSOFIA IN MOVIMENTO mi piace chiamarla, ovvero l'integrare il corpo con la mente.
La postura, il respiro e il movimento si fondono con l'attenzione, l’intenzione la coscienza, ma anche sensazioni, percezioni e sentimenti (questi ultimi tre appartengono alla parte emotiva). Le emo-azioni sono il tramite tra mente e corpo, sono le azioni del sangue, la filosofia in movimento, quando l'uomo ha creato l'UNITÀ ovvero dove: "quando di due farete uno" (maschile e femminile, la Gioconda e il lago).
Integrare corpo, emozioni e mente portano all' essere e allora diventiamo il contenitore per l'anima.
È il SANTO GRAAL che eleva l'uomo animale all' uomo divino.
L' arte marziale nel suo triplice ruolo trova in questa realizzazione il suo scopo più elevato.
Le arti marziali quando diventano uno stile di vita e non uno sport che ne ha storpiato l' essenza, allora ci insegnano a diventare consapevoli, padroni di noi stessi, generano vera potenza e uno STATO DI GRAZIA.
Stefano Bernacchi
Marzo 2024
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