80 TAI CHI CHUAN E DIFESA PERSONALE
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Il Tai Chi Chuan come
quasi tutte le arti marziali inizia
con una "forma", ma che
non è la "forma movimento"
che normalmente viene insegnata.
Ognuno di noi ha una sua forma di reazione ad un evento.
Il Tai Chi Chuan o
un' altra arte marziale da una "forma
" funzionale .
La "forma "ha un suo percorso: fisico, mentale, energetico e spirituale.
Il corpo è intelligente, perciò quando il mio corpo mi dice
che c'è qualcosa che non è congeniale, vuol dire che sto ascoltando un altro e
non il mio corpo.
Esempio: un istruttore/maestro
vi dice di fare una certa posizione con una certa tecnica e a voi fanno male le
ginocchia o un' altra articolazione e l' istruttore vi dice: “che è normale
vedrai che con il tempo si rafforzeranno!”
MA MI DITE COME FANNO A RINFORZARSI LE ARTICOLAZIONI?
Se incontrate un istruttore/maestro tecnico, e vi tiene su
di un piano fisico, voi rimarrete schiavi della tecnica e della parte fisica.
Così passerete a fare per vent'anni e più solo "forme movimento e tecniche" e non evolverete mai, o meglio
crederete di evolvere solo perché continuate ad imparare nuove forme movimento
a mani nude e con le armi tradizionali, ma è solo un illusione, state
seguendola via sbagliata,ovvero quella della quantità invece che quella della
qualità.
La tecnica non serve a niente, è l' equivalente di un
soprammobile senza il mobile o di un quadro senza la parete.
Ogni tanto qualcuno mi chiede: "Ma fai arti marziali?
Ma che livello sei? Sei cintura nera?"
(Come se la cintura
nera fosse il punto di arrivo, invece è solo il punto di partenza).
E poi magari continuano dicendo:
"Mi insegni una tecnica?"
Allora faccio vedere un "PENG"
"Ma quando la usi è a cosa serve?" Dicono.
"Non lo so". Dico.
"Allora perché la fai?" Dicono.
Vedete, chi è schiavo della tecnica potrà essere un
"fenomeno " nel Dojo, ma
in strada, o su di un ring verrà distrutto.
La tecnica è un soprammobile che viene utile dandogli forma solo dopo che si sono appresi i PRINCIPI.
Uno della strada oppure un pugile che non ha una forma ma
genera "forza" distruggerà
l' artista marziale, di un qualsiasi stile, che è prigioniero della “forma" e della tecnica.
Ho già parlato dettagliatamente in un altro articolo di cosa
è la FORMA.
Una volta che avete dato "forma" a un qualcosa,
non lo potete più cambiare.
Allora cosa posso cambiare?
L' energia.
Immaginiamo sempre un PENG,
non è la tecnica in sé: il braccio in un certo modo, con un certo grado, ecc...
ma quello che conta è l' energia che
gli date.
È l' INTENZIONE
(la corretta mentalità) che conta prima di tutto e questa la maggior parte dei
praticanti non c'è l ha, compreso istruttori e "maestri".
Gli esercizi a due che si fanno non sono per
"imparare" una tecnica, ma per "disimparare" i
condizionamenti e per vedere se si sono acquisiti i Principi.
Allora se facciamo un TUI
SHOU o un CHI SAO, il vero
maestro osserverà se ci sono i Principi
applicati oppure no.
Il KUNG FU vuol
dire "coltivare un qualcosa" e la maggior parte dei praticanti sta
coltivando alberi senza frutto, ovvero la tecnica. È stata data un IN-FORMA-AZIONE sbagliata.
Quando fate la FORMA
non pensate alla tecnica ma pensate invece ai PRINCIPI.
Se guardo qualcuno fare TUI
SHOU o CHI SAO, capisco se ha
integrato i PRINCIPI e quindi se ha
la possibilità mentalmente di combattere e difendersi.
Praticare il KUNG FU
è come essere un buon contadino, per prima cosa occorre preparare il terreno e
questo è imparare i PRINCIPI, poi
occorre coltivare L'ENERGIA.
Quando c'è il PRINCIPIO
non c'è il pensare (NO-MENTE).
Non ci sono incapaci, ma solo praticanti che non hanno
coltivato nel modo corretto, perché hanno incontrato un “maestro” poco capace.
Se non coltivi i PRINCIPI
e L'ENERGIA quando sarà il momento
che ne avrai bisogno non ce l'avrai.
La mentalità sbagliata porterà a dire che il Tai Chi Chuan non funziona, oppure che
il Wing chun non funziona, e così
via, ma non funziona perché tu non funzioni.
"Coltiva le tue abilità altrimenti le tue abilità
lasceranno il tuo corpo" questo è KUNG
FU.
La mente impara subito dimentica in fretta il corpo ci mette
più tempo a imparare ma una volta che hai imparato non dimentica più, quindi se
non andate in bicicletta o non nuotate per 10 anni, la prima volta che vi
capiterà di prendere una bicicletta o di fare un tuffo nel fiume voi saprete
farlo. La stessa cosa vale per una tecnica, anche dopo 20 anni senza pratica ve
la ricorderete, invece la dimenticherete
se non la coltivate costantemente.
Quando l'allievo entra per la prima volta nel Dojo arriva con un certo tipo di energia, è ancora allo stato grezzo,
come il petrolio. Il maestro a quel punto incomincia a fare il lavoro di
raffinazione, togliere la polvere, smussa gli angoli, ma soprattutto vi rende
consapevoli di tutto ciò.
Ma che tu sia un allievo principiante o avanzato o anche
istruttore, dovresti allenare la tua energia
tutti i giorni.
Respiri, bevi, mangi,
dormi tutti i giorni? Ecco dovresti farlo anche con l' ENERGIA.
Perciò se vuoi che la tua arte marziale funzioni come DIFESA
PERSONALE allora coltiva l' ENERGIA.
Non sai come fare?
Ti aspetto alle mie lezioni.
Stefano Bernacchi
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