68 TAI CHI CHUAN E KUA 胯, UN PONTE TRA CIELO E TERRA
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I KUA sono diaframmi, sia fisici che alchemici e fanno parte della pratica delle tradizioni taoiste.
Il termine KUA (胯) usato nella pratica taoista definisce un spazio orizzontale nel corpo, detto CINTURA o DIAFRAMMA.
È importantissimo comprendere e mettere in azione i KUA per una buona riuscita nelle arti marziali come il Tai Chi Chuan, o per il Qi Gong.
Si dice: “Affonda il CHI e siediti nel KUA” questi due concetti sono tra le prime cose da imparare quando si praticano il TAI CHI CHUAN, il PA KUA CHANG e il QI GONG, ma spesso non è così e nemmeno coloro che insegnano a volte ne sono a conoscenza.
"KUA" è tradotto spesso come “fianchi” o “vita” ma questo non è del tutto corretto e può creare un po' di confusione. Il Kua è tutta la regione dell'anca e coinvolge diversi muscoli e tessuti molli, l'osso sacro e il perineo. Per poter utilizzare al meglio il KUA occorre comprendere bene la zona in cui si trova. Questa traduzione però è insufficiente per comprendere il vero significato di KUA. Ricordate che quando un qualcosa viene ripetuto molte volte è una chiave “iniziatica”.
Il KUA possiamo dire che corrisponde alla zona inguinale, ma si muove oltre l’inguine e include tutti i diaframmi del corpo, sia fisici che energetici, ed è di fatto una “cintura”, ogni cintura che possiamo trovare nel corpo. Ogni parte che si restringe ed è parallela al suolo, come ad esempio il muscolo diaframmatico toracico (importante per la corretta raccolta del QI). Ma anche il pavimento pelvico è pieno di muscolature orizzontali. Poi abbiamo anche quello tentorio che si trova nel cranio dietro le orecchie (due ossa temporali). Anche il DAI MAI, il meridiano orizzontale straordinario chiamato “canale cintura” è un KUA. Il KUA è un restringimento.
Nella pratica TAI CHI CHUAN (ma non solo) dobbiamo alzarci e affondare contemporaneamente in maniera coordinata tra movimento e respiro.
Il centro di gravità è importantissimo e attraverso il movimento SU/GIU’ dobbiamo imparare a spostare il centro di massa.
Quando ci si alza il centro di gravità si sposta nel petto, il corpo si allunga e la posizione si apre. Occorre tenere sempre rilassati i muscoli e allungarsi (in power stretching) per aprire le articolazioni e stendere muscoli e tendini (mio-fasce) e non forzare mai gli arti.
Dobbiamo comprendere bene il primo principio ovvero quello delle TRE FORZE:
-portare l’energia al sincipite (Cielo/Padre/Positivo)
-centralizzarsi nel Dan Tian (Neutro/Figlio)
-affondare il peso nei piedi (Terra/Mater-ia/Negativo)
Quando ci si alza, il movimento è guidato dalla sommità della testa. Si allunga la colonna vertebrale e si aprono gli spazi tra le vertebre. Mentre quando ci sediamo nel Kua, dobbiamo lasciare cadere il coccige, come se ad esso fosse attaccato un filo con un peso. Ma proprio come nel simbolo del TAO, quando ci sediamo nel Kua dobbiamo anche estenderci verso l’alto e viceversa.
Per spostare il centro di gravità e affondare il Qi verso il basso dobbiamo rilassare tutti i muscoli del corpo così che il Kua possa rilasciarsi. Muscoli troppo tesi non permettono al baricentro di spostarsi in basso e il QI non potrà affondare.
Sia nei principianti che in molti avanzati praticanti di TAI CHI CHUAN, il movimento dei fianchi non avviene nella maniera corretta; viene posta l’attenzione sulla parte esterna dei fianchi e i movimenti sono forzati e non naturali, questo è dovuto al non rilassamento. Ponendo l’attenzione sulla parte esterna dei fianchi, invece che all’interno dell’articolazione i grandi muscoli sono impegnati maggiormente e questo provoca un non rilassamento.
C’è molta confusione a riguardo, perciò prima di tutto dobbiamo comprendere che muoversi dai fianchi o vita non è la stessa cosa che muoversi dai Kua.
Ponendo l’attenzione all’esterno dell’area della vita, le ginocchia e le gambe avranno un modo non corretto di porsi, generando tensioni e l’area del bacino non si rilasserà e tutta la struttura sarà rigida e debole.
Dobbiamo concentrarci sulla parte interna dell’articolazione dell’anca per eseguire correttamente un movimento che parte dal KUA.
Nel TAI CHI CHUAN ci muoviamo aprendo e chiudendo i KUA su entrambi i lati. Occorre mettere attenzione e consapevolezza sull’interno del KUA. Immaginate un triangolo con il vertice verso il basso, dove la base è una linea che passa all’altezza del Dan Tien, e sulle creste iliache,mentre i due lati che scendono verso il vertice (organi genitali) passa attraverso l’inguine (testa del femore), ecco questa è la parte interna dell’anca. Questo ci permetterà un movimento rilassato e di mantenere i principi per una giusta pratica.
Nel Tai Chi Chuan e nel Pa Kua Chang (ma io dico sempre in tutte le arti marziali dovrebbe essere così, ma spesso anche nel mondo del Tai Chi Chuan non c’è questa conoscenza) il movimento del corpo deve partire dal QI (il rilassamento o stato FANG SONG è un principio corporeo dove si porta il corpo ad uno stato di rilassamento attivo, libero da tensioni e contrazioni ma nello stesso tempo “pronto”, vigile).
Anche la struttura ossea è interessata e va mantenuta aperta ed elevata. Abbiamo due forze una che va verso l’alto che tira in su la colonna vertebrale e le ossa e una verso il basso dove i tessuti, i muscoli “cadono”.
Quando il corpo non è in armonia, i tessuti connettivi cadono ma anche la struttura ossea cade e si diventa come un “budino”, senza integrità strutturale, mentre quando il corpo è in armonia, le due forze contrapposte sono attive, lo scheletro aperto e tirato in alto e i tessuti cadono verso il basso si forma una terza forza(nel Dan Tien) è affondare il QI. Quando le fasce muscolari non sono rilassate il baricentro non sarà nel Dan Tien ma nel centro del petto, il QI sarà bloccato e il corpo come tagliato in due trasversalmente (ma verranno a meno anche il piano sagittale e quello frontale).
Ma il movimento da dove nasce?
Le ginocchia hanno una lieve piega che “gioca” su e giù (mai gambe completamente tese e mai troppo piegate, questo genera la DOPPIA POMPA, essenziale per la pratica), ma coloro che non hanno ancora compreso il giusto movimento strutturale tendono a piegare troppo le ginocchia o a rimanere troppo tesi. Chi abbassa troppo le ginocchia non abbassa il proprio vero baricentro, si avvicina solo fisicamente al suolo.
Il vero baricentro (centro di massa) sarà ancora in alto nel torace.
Affondare il QI e il sedersi sui KUA è il vero spostamento del baricentro verso il basso (Dan Tien) è il ponte tra il Cielo e la Terra. Perciò il DanTien non è un punto fisico del corpo ma energetico e virtuale. Chi piega troppo le ginocchia nella pratica potrà avere problemi alle ginocchia stesse.
Per avere il giusto allineamento occorre svuotare il torce, i muscoli si rilasciano e cadranno verso il basso (affondamento) proprio come un panno bagnato appeso al filo (ossa). La zona del bacino rilassata accoglierà come un recipiente.
La pratica del Tai Chi Chuan non si apprende in maniera lineare ma ad ottave che si muovono a spirale e la sfida è quella di evitare di usare attivamente i muscoli, in quanto i vari gruppi muscolari sono impegnati in ogni istante nelle attività di tutti i giorni. Gli esercizi classici in palestra o a corpo libero o con pesi comportano l’uso dei muscoli in maniera attiva, mentre invece nel “sedersi nel KUA” i muscoli non si attivano ma sostengono. Le posizioni non collassano mai e i muscoli creano una forza verso l’alto.
Ossa, muscoli, tessuto connettivo, tendini, fasce, tutto è connesso.
La diversità di fare uno squat e il sedersi (esempio che faccio sempre nei miei corsi) è importantissima da capire. I gruppi muscolari che vengono utilizzati per sedersi (anche, glutei, parte bassa della schiena) creano una forza verso il basso e non creano ostacoli e sostengono organi e tessuti.
Nelle varie posizioni assunte nel Tai Chi Chuan o nel Qi Gong entrano in gioco: quadricipiti, adduttori e psoas (muscoli della parte anteriore e interna della coscia) e i muscoli di sostegno alla posizione eretta si rilasciano e il corpo interno affonderà, il busto si svuoterà e si rilasserà e tutto questo rilassando la zona del bacino: i KUA.
Con la pratica costante vedrete che tutti i tessuti si connetteranno (catena cinetica muscolare) e il peso di tutto il tuo corpo cadrà nei piedi (respira con i piedi).
Se non si rilascia il KUA, la pratica non sarà efficace.
Il movimento degli arti riflette ciò che accade energeticamente nel corpo interno. Corpo esterno ed interno devono essere coordinati.
Il concetto dei KUA non è argomento comune tra i “maestri” ed istruttori di Tai Chi Chuan, e molti proprio non sanno come trovarli, aprirli e perché è importante farlo.
Il KUA abbiamo detto che si trova nell’articolazione interna dell’anca e precisamente nell’inguine dove la testa del femore entra nell’anca. E’ il CAVALLO, la posizione del cavaliere, MA PU. Questa zona è un vero e proprio ponte tra il Cielo e la Terra.
La rotazione delle articolazioni (KUA) generano il movimento Tai Chi nel Tai Chi Chuan. Non sono mai i muscoli a generare il movimento (tirare e spingere).
Nella piega inguinale troviamo dei forti muscoli e anche il maggior numero dei linfonodi nel corpo. Sono le contrazioni muscolari che muovono la linfa (fondamentale per il sistema immunitario).
Quando ci sediamo nei KUA ci sarà un migliore allineamento, un maggiore movimento, più elasticità, più risposta, più coordinazione, migliore circolazione del QI.
Perciò muoversi nei KUA, è necessario se vogliamo eseguire correttamente il Tai Chi Chuan e gli stili come il Pa Kua. L’attenzione però deve essere sempre andare all’interno e non all’esterno dell’anca. Quando si aprono e si chiudono il Kua, i nostri movimenti saranno rilassati, coordinati ed equilibrati.
L’allineamento del KUA permette al tronco di muoversi come un’unità. Dobbiamo essere come seduti su uno sgabello e ruotare entrambi i KUA, che causerà la rotazione della vita e del Dan Tien.
E’ importante anche che il ginocchio sia allineato e coordinato con i KUA.
Attraverso esercizi appositi se fatti correttamente, come la posizione del cavaliere MA PU, oppure su uno sgabello (semi-squat) possiamo sentire meglio i KUA. La zona inguinale è quella interessata maggiormente. Radicamento, equilibrio sono il risultato e quando si torna alla posizione eretta non spingere dalle ginocchia ma spingere avanti i KUA. Un buon uso dei KUA permette di avere una buona forma e una buona salute.
“Liberare la zona della vita SONG YAO e aprire KAI KUA”, sentiamo ripetere dai maestri che conoscono l’uso dei principi e della struttura (gli altri si occupano di sola tecnica).
Yo è la parte posteriore della vita.
Ka è la zona dei fianchi dove le gambe uniscono il bacino nella parte anteriore del corpo, la scanalatura inguinale. Sul cavallo o sullo sgabello apri le ginocchia per sentirlo!
La retroversione del bacino non funziona senza l’apertura dei KUA,e basta provarci per capire: retroversione del bacino e abbassamento delle ginocchia e tutto è bloccato. Mentre se si aprono le ginocchia (i KUA che si aprono) si rilascia la zona della schiena SONG YAO.
Le posizioni chiamate PU FA che s’imparano all’inizio della pratica devono servire anche per aprirei KUA e mantenere il ginocchio in linea.
In medicina Cinese, nel Tai Chi Chuan, nel Qi Gong e nel Taoismo, il corpo è considerato un “tesoro” uno strumento (Tempio) dove è possibile fare l’esperienza spirituale.
Conoscere il significato degli ideogrammi è importante perciò vediamo quello che rappresenta l’ideogramma di KUA 胯. Il primo radicale, a sinistra, fa riferimento alla carne del corpo fisico (muscoli). Questo radicale lo incontriamo in ogni organo ZANG o FU, tranne quello del Cuore. Il secondo radicale indica una cosa molto grande e che sta in alto e una in basso. Descrive un concetto molto importante quando si fa riferimento al KUA e alla cintura, ovvero che si deve trovare un equilibrio , nella zona inguinale (e nelle cinture) di tensione elastica fisiologica (ne troppo e ne poco). Di solito le persone hanno sempre un deficit nella parte bassa del corpo.
Il KUA è assolutamente necessario per la pratica del Tai Chi Chuan, è uno snodo cruciale per l’apertura del Dan Tien, e quando si svuota ci sarà una corretta posizione del bacino (che deve essere sempre neutro e perpendicolare al suolo), può affondare il QI dall’alto (Cielo), le gambe ricevono l’energia della Terra e trasmetterla al Dan Tien. Quando si esegue l’apertura del KUA si aprirà tutta la l’articolazione: sacro-iliaca-femorale.
Quando la retroversione del bacino avviene senza sedersi nel KUA(come molti fanno), il MING MEN si chiuderà (e questo punto deve rimanere aperto) e essendo questa posizione antifisiologica, porterà solo danni.
Dove troviamo tutti i KUA:
-yong chuan il diaframma che apre il piede alla Terra
-hui yin il perineo, l’ingresso dell’energia della Terra nei corpi (fisico/energetico)
- zona inguinale ( diaframma/pelvico)
- cintura che collega l’osso sacro con i punti Stomaco 30 (che governa il muscolo ancestrale o muscolo dell’antenato ZONG JIN)
- diaframma respiratorio (occorre che sia libero per avere un KUNG FU)
-clavicole (importante per far salire il QI verso il Cielo e per farlo scendere in maniera naturale e spontanea, FREE MOVING)
-Atlante/tronco celebrale/osso sfenoide
-bai hui, la fontanella
KUA significa: restringimento ma anche comunicazione per questo occorre imparare ad aprirlo e chiuderlo.
Perciò fate molta attenzione ad allenare bene i KUA.
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