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86 TAI CHI CHUAN, QI E MAGNETISMO - www.freemovinginternalarts.it

“Divertiti. Ricorda, amico mio,
di goderti il progetto così come
il suo risultato perché la vita
è troppo breve per riempirla
di energia negativa”.
(Bruce Lee)
                           
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86 TAI CHI CHUAN, QI E MAGNETISMO

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TAI CHI CHUAN, QI E MAGNETISMO

Il magnete domina sul QI. Se trovi il magnete allora troverai il QI.
Se trovi il QI non troverai il campo magnetico, rimani lontano dalla vera ricerca.
Praticando il Tai Chi Chuan, molti trovano il QI e lo si vede nella loro esecuzione ed anche nel lavoro in coppia, ma non hanno ancora trovato il “magnete”.
Trovare il QI significa trovare il “tesoro” più piccolo, significa avere trovato solo l’1% dell’energia totale. Quando trovi il “magnete”, incomincerai a sentire le “mani pesanti” (io lo chiamo il guanto di ferro), i tuoi movimenti Tai Chi Chuan e quotidiani cambieranno natura, nasce una nuova sensazione (piena e vuota, pesante e leggera nello stesso tempo).
L’energia QI è debole e va bene all’inizio della pratica; L’energia magnetica è forte ed è responsabile del QI.
Le due mani sono come due calamite e si forma un “campo energetico” tra di esse e quando l’hai trovato, e metti le mani vicino a qualcuno egli la sente la pesantezza.
Chi ha trovato solo il QI, possiamo dire che in verità non ha trovato nulla.
Anche chi non pratica il Tai Chi Chuan ha già il QI. Ecco perché moltissimi praticanti e istruttori eseguono l’arte in modo parziale ed elementare non solo perché pochissimi conoscono la vera arte marziale nel Tai Chi Chuan, ma anche tutto quello che ne riguarda la parte energetica.
Il movimento del sangue è sempre accompagnato dall’energia QI. La respirazione è sempre accompagnata dal QI, perché c’è sempre QI nell’aria e nel sangue.
L’energia magnetica è “sacra”.
La maggior parte dei praticanti, istruttori e “maestri” eseguono esercizi per la ricerca del QI (questo gli è stato trasmesso).  La conoscenza del campo magnetico era ed è dato a pochi.
Il mio compito come insegnante, ma prima di tutto come ricercatore è quello di sondare gli abissi più profondi e scalare le vette più alte per conoscere e trasmettere la verità sul Tai Chi Chuan.
“Io so di non sapere” e avendo compreso la “natura della mia ignoranza”, so di non poter insegnare niente a nessuno, ma posso soltanto “aprire una finestra sulla conoscenza”.
Voglio solo aprire la mente di chi mi ascolta, perciò che sia per un qualcosa che scrivo o durante le lezioni, vi chiedo soltanto di ascoltare con mente vuota (aperta), poi tirerete voi le vostre conclusioni.
Voglio che voi “vediate” e ne fate l’esperienza altrimenti le parole resteranno parole e filosofia.
Occorre pazienza, perseveranza e un duro lavoro perché è solo con l’esperienza che la conoscenza possa diventare coscienza e quindi poi consapevolezza.
Ci vuole tempo e costanza, non puoi pretendere da te stesso di comprendere tutto subito; occorre imparare con la mente e poi con il corpo. Ricordatevi sempre che la mente impara in fretta ma dimentica in fretta e tutto ciò che impara rimane filosofia, mentre invece il corpo ha bisogno di un po’ più di tempo per imparare ma quando ha imparato non lo dimentica più e così attraverso l’esperienza diretta la filosofia diventa “filosofia in movimento”.
Stefano Bernacchi
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conter12
e-mail: ilfreeman66@gmail.com
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