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IL MAESTRO LA GUIDA
Il MAESTRO prima
di tutto è una guida, questo mi ricorda VIRGILIO
che accompagna DANTE nel Sommo
Viaggio.
Per l' uomo comune, la libertà è legata a un poter
"SCEGLIERE", ma questa è una visione completamente fuorviante.
Il maestro
rappresenta la ragione umana, ma anche tutto ciò che c'è di bello, creativo,
intuitivo, importante, la capacità che c'è nella natura umana.
All' inizio per forza occorre una GUIDA che salva l' iniziato proprio come Virgilio salva Dante.
L' allievo all' inizio del percorso non è libero, egli è
prigioniero della SELVA OSCURA.
Noi tutti siamo attratti dalla luce (speranza di salvezza,
uscire dai propri problemi), ma tre "FIERE" (la lonza un felino
simile al leopardo che rappresenta la lussuria, il leoneche rappresenta la
superbia e la lupa che rappresenta la cupidigia) si pongono davanti all'
iniziato.
Le tre fiere quindi sono i vizi umani, gli ostacoli
interiori.
Perché DANTE
fugge?
Perché sa che da solo non può affrontare i suoi demoni,
ovvero la parte peggiore di sé.
Si dice sempre che: "quando uno è pronto il maestro
appare", e così che Virgilio appare a Dante proprio mandato da BEATRICE(anima).
La guida dice all'iniziato che può raggiungere la luce ma
deve affrontare il viaggio attraverso il "FUOCO".
L' uomo è in cammino verso il "BENE" e lungo il
cammino si possono trovare degli ostacoli interni (i vizi, le dipendenze, i
bisogni, gli attaccamenti, le credenze, gli auto- limiti). Questi ci
impediscono la realizzazione del nostro bene e delle nostre potenzialità.
Occorre passare nell' ultimo cerchio di fuoco (PURGATORIO)
per vedere la luce, ma li il maestro si ferma.
Il MAESTRO ti
porta alla soglia, poi sei tu che la devi oltrepassare.
Il maestro non "vede più oltre" non può più fare
da guida.
Quando l' allievo arriva ad incontrare sé stesso (BEATRICE)
si volta e non "vede" più il maestro.
Il maestro ti porta alla soglia con "ingenio e
arte" tirandoti fuori tutte le abilità e le capacità.
L' allievo a questo punto deve fare un "salto" e
deve seguire la propria sensibilità.
L' allievo diventa maestro (imperatore di sé stesso), questa
è la vera libertà, essere padroni di sé stessi.
La libertà non è la libertà da condizionamenti e
impedimenti, non è libertà di scegliere.
La libertà è vita.
Noi non siamo liberi finché siamo prigionieri dei nostri
condizionamenti e dalle nostre credenze.
"CONOSCERE IL BENE E NON ESSERE CAPACI DI
REALIZZARLO" come diceva S.Paolo.
La vera LIBERTÀ è
il :"Signore sia fatta la tua volontà ", è essere capaci di obbedire
alla parte migliore di noi.
La libertà si conquista attraverso la DISCIPLINA che il maestro ti trasmette.
La libertà è uno stato interiore non è spezzare una catena
esteriore.
La libertà che il maestro ti mette davanti non è quella
esteriore ma è quella degli eroi, dei martiri, di colui che non scende al
compromesso; il Dante esiliato che decide di non tornare a Firenze e dalla
moglie per non rinnegare sé stesso.
Oltre la libertà c'è solo a felicità ma per poterla avere
occorre la resa totale, occorre la grazia.
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