130 Le Arti Marziali: Regole, Disciplina e Libertà Interiore
.

Le arti
marziali sono molto più di tecniche di combattimento: sono uno stile di
vita, una scuola di valori e un percorso di crescita interiore. In un mondo
spesso caotico e privo di punti di riferimento, queste discipline offrono una
bussola per chi cerca equilibrio, forza e senso. Per molti giovani,
specialmente quelli in difficoltà, rappresentano una via per canalizzare il
fuoco interiore, una guida per affrontare problemi personali come rabbia, ansia
e confusione.
Arti
marziali come via per la crescita personale
Le arti
marziali insegnano ai praticanti che la forza non è solo fisica, ma anche
mentale ed emotiva. Per un ragazzo in difficoltà, abituato a vedere il mondo
come un luogo ostile, entrare in un dojo o in una palestra significa scoprire
un ambiente dove regnano rispetto e collaborazione. Ogni movimento, ogni forma,
ogni combattimento è una lezione sulla vita stessa.
Attraverso la pratica, si impara a trasformare
la rabbia in determinazione, la paura in coraggio, e l’incertezza in fiducia.
Per chi vive ai margini, le arti marziali possono rappresentare una via
d’uscita dalla strada, un’opportunità per costruire un futuro migliore e un
mezzo per riconnettersi con se stessi.
La
disciplina come strumento di libertà
Molti vedono le regole come un limite,
pensando che libertà significhi “fare ciò che voglio”. Ma questa idea di
libertà spesso conduce al caos, alla mancanza di direzione e, paradossalmente,
alla schiavitù verso i propri istinti e desideri. Le arti marziali insegnano il
contrario: la vera libertà si ottiene attraverso le regole e la disciplina.
Disciplina non significa sottomissione, ma
apprendimento. Significa accettare di seguire un percorso, rispettare un codice
morale e sviluppare autocontrollo. I valori fondamentali come sincerità, onore,
modestia, rispetto e coraggio sono le fondamenta di ogni pratica marziale.
Seguendo queste regole, il praticante impara a governare se stesso, a gestire
le emozioni e a vivere con integrità.
La
libertà come illusione
In questo contesto, si inserisce il pensiero
di Arthur Schopenhauer, che offre una riflessione profonda sulla natura della
volontà e della libertà. Secondo il filosofo, il libero arbitrio è
un’illusione. La nostra volontà non è libera, ma il risultato di una
moltitudine di forze e cause esterne, come il passato, l’educazione,
l’abitudine e l’ammirazione. Ogni decisione che prendiamo è il prodotto di una
collisione tra questi motivi, dove il più potente trionfa in maniera cieca e
inevitabile.
“Si può fare quel che si vuole, ma non si può
volere altrimenti. Nessuno sceglie, noi siamo scelti”, scrive Schopenhauer. In
questo senso, la libertà non è il totale arbitrio, ma l’abilità di riconoscere
e armonizzare queste forze interne ed esterne. Le arti marziali, con le loro
regole e la loro disciplina, offrono un mezzo per navigare in questo gioco di
forze, trasformando il caos in ordine e donando una direzione alla volontà.
Regole
che trasformano la vita
Le arti marziali insegnano regole non come
imposizioni, ma come strumenti di trasformazione. Seguendo i principi di una
disciplina, si sviluppa una forza interiore che non è solo utile nella pratica
marziale, ma in ogni ambito della vita: dallo sport al lavoro, dalle relazioni
personali alla gestione dei conflitti.
Un karateka che si inchina prima di combattere
sta imparando il rispetto. Un judoka che accetta la sconfitta con dignità sta
coltivando la modestia. Un praticante di kung fu che ripete una forma migliaia
di volte sta allenando la pazienza e la perseveranza. Questi insegnamenti
rimangono con il praticante ben oltre il tappeto o il ring, influenzando ogni
scelta e azione.
Un
cammino di realizzazione personale
Le arti marziali sono, in ultima analisi, una
via per realizzare se stessi. Non si tratta solo di diventare più forti o più
abili, ma di scoprire chi si è veramente. Attraverso la pratica, si impara a
superare i propri limiti, a trovare equilibrio tra corpo e mente, e a costruire
un senso di scopo.
Questa realizzazione non è solo personale, ma
si riflette anche nel modo in cui il praticante interagisce con il mondo. Chi
vive secondo i principi marziali porta equilibrio e armonia non solo nella
propria vita, ma anche in quella degli altri.
Conclusione
Le arti marziali sono un viaggio verso la
libertà autentica, quella che si ottiene seguendo regole e coltivando la
disciplina. Offrono una strada per chi ha il fuoco dentro e non sa come
indirizzarlo, un rifugio per chi cerca equilibrio e una guida per chi vuole
crescere.
In un mondo che spesso celebra
l’individualismo sfrenato, le arti marziali ci ricordano che la vera forza
nasce dalla disciplina. Come suggerisce Schopenhauer, il nostro compito non è
negare la dinamica delle forze che ci muovono, ma utilizzarle al meglio, con
consapevolezza e determinazione. In questo senso, le regole e la disciplina non
ci privano della libertà, ma ci offrono gli strumenti per viverla pienamente.
Stefano
Bernacchi
.