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130 Le Arti Marziali: Regole, Disciplina e Libertà Interiore - www.freemovinginternalarts.it

“Divertiti. Ricorda, amico mio,
di goderti il progetto così come
il suo risultato perché la vita
è troppo breve per riempirla
di energia negativa”.
(Bruce Lee)
                           
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130 Le Arti Marziali: Regole, Disciplina e Libertà Interiore

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Le Arti Marziali: Regole, Disciplina e Libertà Interiore
Le arti marziali sono molto più di tecniche di combattimento: sono uno stile di vita, una scuola di valori e un percorso di crescita interiore. In un mondo spesso caotico e privo di punti di riferimento, queste discipline offrono una bussola per chi cerca equilibrio, forza e senso. Per molti giovani, specialmente quelli in difficoltà, rappresentano una via per canalizzare il fuoco interiore, una guida per affrontare problemi personali come rabbia, ansia e confusione.
Arti marziali come via per la crescita personale
Le arti marziali insegnano ai praticanti che la forza non è solo fisica, ma anche mentale ed emotiva. Per un ragazzo in difficoltà, abituato a vedere il mondo come un luogo ostile, entrare in un dojo o in una palestra significa scoprire un ambiente dove regnano rispetto e collaborazione. Ogni movimento, ogni forma, ogni combattimento è una lezione sulla vita stessa.
Attraverso la pratica, si impara a trasformare la rabbia in determinazione, la paura in coraggio, e l’incertezza in fiducia. Per chi vive ai margini, le arti marziali possono rappresentare una via d’uscita dalla strada, un’opportunità per costruire un futuro migliore e un mezzo per riconnettersi con se stessi.
La disciplina come strumento di libertà
Molti vedono le regole come un limite, pensando che libertà significhi “fare ciò che voglio”. Ma questa idea di libertà spesso conduce al caos, alla mancanza di direzione e, paradossalmente, alla schiavitù verso i propri istinti e desideri. Le arti marziali insegnano il contrario: la vera libertà si ottiene attraverso le regole e la disciplina.
Disciplina non significa sottomissione, ma apprendimento. Significa accettare di seguire un percorso, rispettare un codice morale e sviluppare autocontrollo. I valori fondamentali come sincerità, onore, modestia, rispetto e coraggio sono le fondamenta di ogni pratica marziale. Seguendo queste regole, il praticante impara a governare se stesso, a gestire le emozioni e a vivere con integrità.
La libertà come illusione
In questo contesto, si inserisce il pensiero di Arthur Schopenhauer, che offre una riflessione profonda sulla natura della volontà e della libertà. Secondo il filosofo, il libero arbitrio è un’illusione. La nostra volontà non è libera, ma il risultato di una moltitudine di forze e cause esterne, come il passato, l’educazione, l’abitudine e l’ammirazione. Ogni decisione che prendiamo è il prodotto di una collisione tra questi motivi, dove il più potente trionfa in maniera cieca e inevitabile.
“Si può fare quel che si vuole, ma non si può volere altrimenti. Nessuno sceglie, noi siamo scelti”, scrive Schopenhauer. In questo senso, la libertà non è il totale arbitrio, ma l’abilità di riconoscere e armonizzare queste forze interne ed esterne. Le arti marziali, con le loro regole e la loro disciplina, offrono un mezzo per navigare in questo gioco di forze, trasformando il caos in ordine e donando una direzione alla volontà.
Regole che trasformano la vita
Le arti marziali insegnano regole non come imposizioni, ma come strumenti di trasformazione. Seguendo i principi di una disciplina, si sviluppa una forza interiore che non è solo utile nella pratica marziale, ma in ogni ambito della vita: dallo sport al lavoro, dalle relazioni personali alla gestione dei conflitti.
Un karateka che si inchina prima di combattere sta imparando il rispetto. Un judoka che accetta la sconfitta con dignità sta coltivando la modestia. Un praticante di kung fu che ripete una forma migliaia di volte sta allenando la pazienza e la perseveranza. Questi insegnamenti rimangono con il praticante ben oltre il tappeto o il ring, influenzando ogni scelta e azione.
Un cammino di realizzazione personale
Le arti marziali sono, in ultima analisi, una via per realizzare se stessi. Non si tratta solo di diventare più forti o più abili, ma di scoprire chi si è veramente. Attraverso la pratica, si impara a superare i propri limiti, a trovare equilibrio tra corpo e mente, e a costruire un senso di scopo.
Questa realizzazione non è solo personale, ma si riflette anche nel modo in cui il praticante interagisce con il mondo. Chi vive secondo i principi marziali porta equilibrio e armonia non solo nella propria vita, ma anche in quella degli altri.
Conclusione
Le arti marziali sono un viaggio verso la libertà autentica, quella che si ottiene seguendo regole e coltivando la disciplina. Offrono una strada per chi ha il fuoco dentro e non sa come indirizzarlo, un rifugio per chi cerca equilibrio e una guida per chi vuole crescere.
In un mondo che spesso celebra l’individualismo sfrenato, le arti marziali ci ricordano che la vera forza nasce dalla disciplina. Come suggerisce Schopenhauer, il nostro compito non è negare la dinamica delle forze che ci muovono, ma utilizzarle al meglio, con consapevolezza e determinazione. In questo senso, le regole e la disciplina non ci privano della libertà, ma ci offrono gli strumenti per viverla pienamente.
Stefano Bernacchi
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e-mail: ilfreeman66@gmail.com
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