119 Il ruolo del TAi CHI
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La propriocezione, spesso definita come il "sesto senso
silenzioso", è la capacità del corpo di percepire la posizione, il
movimento e lo stato di tensione dei muscoli senza l'ausilio della vista.
Questa sensibilità è fondamentale per la coordinazione, l'equilibrio e
l'agilità, rendendola un aspetto essenziale non solo nella vita quotidiana, ma
anche nelle discipline corporee come il Tai
Chi Chuan.
Il
Tai Chi Chuan e la propriocezione
Il Tai Chi Chuan, con i suoi movimenti lenti e controllati rappresenta
un'eccellente pratica per sviluppare e raffinare la propriocezione. Durante l'esecuzione delle” forme movimento”, il
praticante è costantemente chiamato a percepire il proprio peso, la direzione
dei movimenti e il corretto allineamento del corpo. Tuttavia, nonostante
l'apparente semplicità, molti studenti, anche quelli con anni di esperienza,
possono rimanere inconsapevoli di errori posturali o di movimenti inadeguati.
La lentezza però ricordo che non è il fine ma uno strumento, perché il “vero Tai Chi Chuan” è lento, veloce ed
esplosivo, anche se il 95% dei praticanti
e degli insegnanti lo praticano
solo lentamente. La lentezza è solo uno strumento per coordinare il corpo con
la mente ed il respiro, attraverso il cervello (ping pong) e una volta
acquisito lo stato “liquido” allora il movimento potrà diventare anche veloce
ed esplosivo.
Il ruolo del maestro e delle
correzioni manuali
Un maestro di Tai
Chi Chuan gioca un ruolo cruciale nello sviluppo della propriocezione degli
allievi. Spesso, i segnali verbali come "rilassa l'osso sacro" o
"sposta il peso in avanti" non sono sufficienti per aiutare uno
studente a comprendere pienamente il movimento richiesto. In questi casi, le
correzioni manuali diventano indispensabili.
Ad esempio, un insegnante
potrebbe posizionare delicatamente le mani sull'osso sacro dello studente per
mostrare il giusto allineamento, oppure fermare temporaneamente il gruppo per
effettuare aggiustamenti personalizzati. Queste correzioni, se accolte con
apertura, accelerano significativamente l'apprendimento e permettono di
sviluppare una consapevolezza corporea più profonda.
L'importanza della pratica e
dei "compiti"
Oltre alle lezioni, il
progresso nel Tai Chi Chuan dipende
anche dalla pratica individuale. Chiedere "compiti" specifici al
proprio insegnante, come esercizi per migliorare l'equilibrio o affinare una
postura, aiuta a focalizzarsi su aspetti precisi tra una sessione e l'altra.
Abbracciare le correzioni come opportunità di crescita è essenziale per
massimizzare i benefici della pratica.
Propriocezione:
fondamenta di coordinazione, equilibrio e agilità
La propriocezione è direttamente collegata a tre abilità motorie
fondamentali:
1. Coordinazione:
La capacità di eseguire
movimenti fluidi e armoniosi, grazie a muscoli che lavorano in sinergia con
intensità e tempismo adeguati.
2. Equilibrio:
La capacità di mantenere il
corpo stabile e centrato, anche durante movimenti complessi o su superfici
irregolari.
3. Agilità/ritmo:
La capacità di cambiare
direzione rapidamente e controllare il corpo durante movimenti veloci o
improvvisi.
Quando la propriocezione è carente
Una propriocezione compromessa può manifestarsi in vari modi:
Cadute frequenti: Specialmente
su superfici irregolari o in presenza di ostacoli.
Mancanza di forza calibrata:
Ad esempio, stringere un oggetto troppo forte o troppo debolmente.
Scoordinazione: Difficoltà a
camminare in linea retta o a eseguire movimenti precisi.
Problemi di equilibrio: Come
l'incapacità di mantenere la posizione su un piede solo.
Evitamento di attività: Paura
o disagio nell'affrontare scale o terreni accidentati.
Conclusioni
Il Tai Chi Chuan, grazie alla sua combinazione di movimenti dolci,
respirazione consapevole e attenzione interiore, è un potente strumento per
migliorare la propriocezione. Tuttavia, per sfruttarne appieno i benefici, è
fondamentale il ruolo dell'istruttore, che deve fornire correzioni mirate e
incoraggiare una pratica costante. L'apprendimento della propriocezione non è
immediato, ma con pazienza e dedizione, porta a una maggiore consapevolezza
corporea e a una migliore qualità della vita.
Stefano
Bernacchi
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