98 Tai Chi Chuan e Resilienza: La Forza Nella Non Resistenza
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Il Tai Chi Chuan, o meglio dovremmo dire Hao Chuan o Dim Mak, antica arte
marziale cinese, si distingue per i suoi movimenti lenti, fluidi e circolari e
a spirale, ma anche con movimenti veloci ed esplosivi (quelli che non hanno
entrambi i movimenti non stanno eseguendo il vero ed originale Tai Chi Chuan Yang ma solo un
surrogato). Ma il suo valore va oltre la semplice pratica fisica. Fondato su
principi filosofici profondi, il Tai Chi
Chuan riflette la capacità di trasformare la pressione esterna in energia
positiva, incarnando una vera e propria arte della resilienza, sfruttando la
forza dell’avversario piuttosto che contrastarla.
La resilienza, intesa come la capacità di
affrontare, adattarsi e superare le difficoltà, non implica una forza rigida e
brutale, ma una forza sottile e adattabile. Purtroppo i cambiamenti avvenuti
all’inizio del 1900 hanno portato la resilienza e la capacità di aderire e di
adattarsi ad un “tira e spingi” privo di ogni valenza marziale e di vero
combattimento. La resilienza è il più delle volte solo rimasta nella filosofia
in alcuni modi di esprimerla, infatti i praticanti ed i loro insegnanti si
muovono in maniera rigida. Altri anche se rispettano di più la resilienza, ma
questa è diventata diciamo “passiva”.
Il Tai Chi Chuan, con la sua enfasi sul
non opporsi attivamente alla forza dell'avversario, rispecchia perfettamente
questo principio, dimostrando che la vera forza si manifesta nella flessibilità
e nell'abilità di trasformare le situazioni sfavorevoli in opportunità. Ma
questa è solo una faccia della medaglia, ecco perché occorre un maestro che
abbia la padronanza sia del lato YIN
che di quello YANG per comprendere
ed imparare il vero originale Tai Chi
Chuan YANG.
La Resilienza: Un Processo di Crescita e Adattamento
La resilienza è la capacità di un
individuo di emergere più forte e consapevole dalle avversità. Non si tratta di
evitare il dolore o di sfuggire alle difficoltà, bensì di abbracciare il
cambiamento con apertura e accettare le sfide come momenti di crescita. Le
persone resilienti non solo resistono, ma utilizzano le difficoltà come
trampolini per migliorare sé stesse.
Questa capacità
richiede una flessibilità a livello mentale, emotivo e fisico, e si basa
sull'adattamento, sull'apprendimento dagli errori e sulla capacità di rialzarsi
dopo una caduta. La resilienza non è
innata: può essere coltivata e perfezionata attraverso la pratica consapevole e
lo sviluppo dell'auto-consapevolezza
e della regolazione emotiva. Inoltre, il mantenimento di relazioni positive e
l'abilità di gestire l'incertezza sono componenti essenziali di questo
processo.
Tai Chi Chuan: La Potenza della Non Resistenza
Il Tai Chi Chuan si fonda su principi di
non resistenza e fluidità, incarnando una filosofia che valorizza l'uso della
forza dell'avversario a proprio vantaggio. Al cuore di questa pratica c'è il
concetto di Wu Wei, che può essere
tradotto come "non-azione". Questo non significa inazione passiva, ma
piuttosto un’azione che non forza gli eventi, ma fluisce con essi.
L'approccio del Tai Chi Chuan alla resistenza è simile
alla resilienza: invece di opporsi frontalmente agli ostacoli, si cerca di
cedere, adattarsi e usare la forza dell'avversario per trovare un equilibrio.
In questo modo, si può piegare senza spezzarsi, imparando a rispondere con flessibilità
alle sfide, come una canna che si piega sotto il vento.
Non Violenza e Resilienza: Paralleli tra Filosofia e Arte
Marziale
La filosofia del Tai Chi Chuan sottolinea il principio
della non violenza, che si riflette nella capacità di risolvere i conflitti
senza l’uso di forza distruttiva (bisogna comprendere questo termine e solo un
buon maestro che conosce l’Hao Chuan può
farvelo comprendere).
Invece di vedere
l’avversario come un nemico da annientare, l’approccio del Tai Chi Chuan è
orientato all’armonia e alla risoluzione pacifica dei contrasti. Ma anche qui
giungiamo ad un paradosso. Tutto vero quando parliamo di resilienza e la non
resistenza, intesa come “cedere” all’avversario, l’aspetto Yin, ma se questo
poi non “esplode” nell’aspetto Yang, primo non osserviamo il principio del Tao,
secondo non sarebbe funzionale in combattimento. E’ vero che non userò la forza
muscolare, ma occorre l’energia Yang fusa con quella Yin. E’ vero che se posso
evito lo scontro, ma nel momento che questo non è possibile la forza esplosiva
del vero Hao Chuan o antico e originale Tai
Chi Chuan Yang diventa più che distruttiva. E’ perché pochissimi conoscono
il vero Tai Chi Chuan ( mi risulta
solo sette insegnanti ci sono in Italia che conoscono e sono in grado di
insegnare l’Hao Chuan, il Tai Chi Chuan originale Yang) che la resilienza è
intesa solo sotto l’aspetto filosofico e nella pratica nel suo aspetto più Yin.
Questa stessa
attitudine si ritrova nella resilienza. Affrontare le difficoltà non significa
combattere contro di esse con aggressività, ma accettare la sfida in modo
costruttivo, vedendo i problemi come opportunità per crescere. La resilienza
non è sinonimo di aggressività o controllo, ma di un flusso continuo che ci
permette di navigare le acque agitate della vita con calma interiore e
consapevolezza.
Il Movimento Come Metafora della Vita
Nel Tai Chi Chuan, i movimenti sono fluidi,
continui e in perfetto equilibrio tra yin e yang. Ogni gesto simboleggia il
flusso naturale della vita, con i suoi alti e bassi, insegnando ai praticanti a
rispondere agli eventi senza resistere. E anche qui devo per forza intervenire
dicendo che è vero che sono continui ma non come la maggior parte dei
praticanti compresi insegnanti fa, ovvero in maniera lenta. Continuo non vuol
dire lento. “Muoviti come il grande fiume” si legge sui Classici del Tai Chi Chuan, ma il grande fiume nel
suo scorrere a volte è lento, a volte è veloce, altre ancora esplosivo (vedi
rapide e cascate), continuo è il flusso dell’acqua (nel corpo corrisponde al Qi).
Questa fluidità
rispecchia anche la resilienza: la capacità di mantenere l'equilibrio interiore
nonostante le turbolenze esterne è essenziale per non soccombere alle
difficoltà, ma usarle come opportunità di crescita.
La pratica del Tai Chi Chuan enfatizza anche la
presenza consapevole. Attraverso i movimenti lenti e meditativi, ma anche
veloci ed esplosivi, il praticante è invitato a concentrarsi sul momento
presente, sviluppando così la capacità di affrontare le sfide con mente chiara
e calma, senza lasciarsi sopraffare da ansie per il futuro o rimpianti per il
passato. Questa capacità di vivere nel "qui e ora" è una delle chiavi per sviluppare resilienza.
Tai Chi Chuan: Un Percorso di Trasformazione Interiore
Il Tai Chi Chuan non è solo un'arte
marziale, ma un vero e proprio cammino di crescita
interiore. Attraverso la pratica costante, il praticante sviluppa non solo
abilità fisiche, ma anche una maggiore consapevolezza di sé, imparando ad
affrontare le sfide della vita con resilienza.
La capacità di "cedere" invece di opporsi riflette l’importanza di
imparare dai fallimenti, di rialzarsi dopo ogni caduta e di continuare a fluire
con il corso della vita.
La filosofia del Tai Chi Chuan ci insegna che la vera
forza non si manifesta nella resistenza, ma nella capacità di adattarsi e
trasformarsi. Similmente, la resilienza non consiste nell’essere rigidi, ma nel
sapersi piegare senza spezzarsi, sfruttando ogni difficoltà come occasione di
evoluzione personale.
Conclusione
Il Tai Chi Chuan e la resilienza sono due vie che ci insegnano che la forza autentica
risiede nella flessibilità, nella non resistenza e nella capacità di
trasformare le avversità in crescita personale. In un mondo sempre più
caratterizzato da stress e tensioni, il Tai Chi Chuan ci offre una lezione
preziosa: la calma, l’equilibrio e la capacità di fluire con gli eventi non
solo ci rendono più resilienti, ma ci permettono di affrontare la vita con
serenità, determinazione e consapevolezza.
Stefano Bernacchi
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