118 TAI CHI CHUAN, IL RAGNO E LA RAGNATELA
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Il paragone tra il ragno e la
ragnatela e il Tai Chi Chuan offre
una metafora potente per comprendere la connessione profonda tra corpo, mente e
sensibilità nel movimento marziale. Esaminiamo prima la natura del ragno e
della ragnatela, e poi esploriamo come questa analogia si integra con il Tai Chi Chuan sia nella sua dimensione
marziale che interiore.
Il Ragno e la Ragnatela
Il ragno crea la sua ragnatela
con precisione e cura, una struttura che non è solo un mezzo per catturare la
preda, ma un'estensione vera e propria del suo corpo e dei suoi sensi. Alcuni
aspetti importanti del ragno e della sua ragnatela includono:
1. Proiezione di sé: La ragnatela
è una proiezione fisica e sensoriale del ragno. Essa rappresenta una forma di
estensione del suo sistema nervoso e dei suoi sensi. Il ragno, grazie alla sua
estrema sensibilità, percepisce ogni vibrazione che attraversa la ragnatela,
sapendo esattamente in quale punto è avvenuto il contatto.
2. Connessione e fiducia: Il
ragno ha una fiducia totale nella propria ragnatela. Non dubita mai della sua
capacità di catturare una preda, perché la ragnatela è il frutto del suo
istinto primordiale. Il ragno attende pazientemente, sapendo che, una volta
catturata la mosca, nulla sfuggirà alla sua rete.
3. Reazione istintiva: Ogni volta
che una mosca o un altro insetto entra nella ragnatela, il ragno percepisce
immediatamente il punto preciso dell’ingresso. Non ha bisogno di vedere la
preda: attraverso il tatto e la sensibilità della ragnatela, reagisce in modo
istintivo.
Comparazione con il Tai Chi Chuan
1. Proiezione del corpo e della mente (ragnatela e ragno)
Nel Tai Chi Chuan, il corpo può essere paragonato alla ragnatela. Ogni
parte del corpo, in particolare il sistema nervoso e i sensi, funge da rete
sensoriale che rileva le intenzioni, le forze e i movimenti provenienti
dall’esterno. Quando si pratica il Tai
Chi Chuan, si sviluppa una sensibilità tale che ogni attacco, ogni spinta o
pressione che entra nel campo percettivo viene immediatamente rilevato, proprio
come il ragno sente la mosca toccare la sua ragnatela.
La mente e l’intenzione sono il
ragno. La mente dirige il corpo, come il ragno che utilizza la sua rete per
percepire e rispondere all’ambiente. Nel Tai
Chi Chuan, la mente deve essere calma e stabile, simile alla pazienza del
ragno, che non si agita o si affretta, ma aspetta con fiducia il momento giusto
per reagire.
2. Sensibilità e reazione istintiva
Quando il praticante di Tai Chi Chuan percepisce una forza
entrare nel suo spazio, la risposta del corpo è immediata e istintiva, come
quella del ragno. Il corpo allenato reagisce senza esitazione, adattandosi alla
direzione della forza, proprio come la ragnatela si adatta alle vibrazioni. Questa
è una delle chiavi del Tai Chi Chuan: l’abilità di sentire
attraverso la sensibilità corporea (propriocezione) e reagire senza bisogno di
pensare.
Nel Tai Chi Chuan, questo si traduce nella capacità di “seguire”
l’avversario, assorbendo la forza che entra, e neutralizzarla attraverso
movimenti fluidi e morbidi. Così come il ragno sente la preda, il praticante di
Tai Chi percepisce il punto esatto dove la forza esterna si manifesta e
risponde con precisione.
3. Fiducia nel corpo (nella ragnatela)
Il ragno ha fiducia assoluta
nella sua ragnatela; allo stesso modo, il praticante di Tai Chi Chuan deve sviluppare completa fiducia nel proprio corpo e
nelle sue abilità. Questa fiducia è il risultato di anni di pratica, durante i
quali il corpo diventa una sorta di “seconda natura”, rispondendo agli stimoli
esterni con prontezza. Non vi è fretta o ansia, proprio come il ragno che può
aspettare ore prima di attaccare la preda.
4. Tai Chi come arte marziale (street fighting)
Nella dimensione marziale, la
capacità di “sentire” e di reagire è fondamentale. In una situazione di difesa
personale, il corpo allenato nel Tai Chi
Chuan agisce come la ragnatela del ragno.
Quando l’avversario lancia un
colpo, il praticante non cerca di bloccarlo con la forza, ma piuttosto lo sente
entrare nel suo spazio e reagisce con flessibilità e adattabilità, utilizzando
la forza dell’avversario contro di lui. Questo principio, chiamato “Peng Jin”
(energia di espansione), permette di neutralizzare l’attacco senza sforzo,
proprio come il ragno immobilizza la sua preda intrappolata nella ragnatela.
Il Tai Chi Chuan nella sua dimensione marziale è dunque come una rete
invisibile che avvolge l’avversario, in grado di percepire ogni movimento e
intenzione, e reagire di conseguenza con movimenti fluidi e precisi.
Conclusione: La Ragnatela del Tai Chi Chuan
In sintesi, il ragno e la
ragnatela offrono una metafora illuminante per comprendere il Tai Chi Chuan. Il corpo del praticante
è come la ragnatela: sensibile, adattabile e in grado di percepire ogni
vibrazione esterna. La mente è come il ragno: calma, paziente, fiduciosa e
pronta a reagire solo quando necessario. Il Tai Chi Chuan, come la ragnatela del ragno, rappresenta una
perfetta fusione di sensibilità, pazienza e prontezza, in grado di rispondere
con precisione e forza a qualsiasi attacco o forza esterna.
Stefano Bernacchi
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