38 Il Tai Chi Chuan e l’Alzheimer
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In un recente studio pubblicato dal Journal of Alzheimer è emerso che il Tai Chi Chuan ha aiutato molti anziani ad accrescere la dimensione del cervello.
I miglioramenti di sono osservati anche in ambito neuropsicologico, tali da poter affermare che l’insorgenza della malattia dell’Alzheimer può essere prevenuta e ritardata mediante la pratica del Tai Chi Chuan.
Muoversi per i malati di Alzheimer è di vitale importanza.
Il movimento favorisce il buon umore, aiuta il mantenimento dell’autonoma e stimola la produzione di irsina, un ormone capace di proteggere la memoria.
Il detto:
“Mens sana in corpore sano”
(Decimo Giunio Giovenale). Questa frase è perfettamente adattabile ai malati di Alzheimer.
L' attività fisica apporta numerosi benefici, al corpo e alla mente.
Mette in contatto con la natura, favorisce il buon umore.
Con il TAI CHI CHUAN oltre ai benefici del moto si uniscono anche quelli legati al coordinamento , alla concentrazione e all' equilibrio.
Migliora il sonno, la pressione sanguigna, previene le cadute (questione fondamentale per le persone **anziane*",in quanto le fratture possono compromettere l'autonomia).
Le ricerca sul Tai Chi Chuan
sono state molte negli ultimi decenni e tutte concordi sui molteplici benefici di questo pratica.
Le ricerche hanno anche sottolineato che il Tai Chi Chuan può essere utile per ridurre il dolore come per chi soffre di artrite reumatoide e Er prevenire malattie cardiovascolari e essere un efficace rimedio nella riabilitazione della coronaropatia.
Migliora la respirazione nelle persone con un problema polmonare.
Il TAI CHI CHUAN è adatto e sicuro per le persone di tutte le età e abilità, sia per la prevenzione sia per sostenere e alleviare.
Ricordo sempre che non esiste la pillola magica, che occorre una pratica costante e che è sempre necessario il parere di un medico, il "fai da te è sempre sconsigliato".
Stefano Bernacchi
Aprile 2024
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