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24 PARKINSON E TAI CHI - www.freemovinginternalarts.it

“Divertiti. Ricorda, amico mio,
di goderti il progetto così come
il suo risultato perché la vita
è troppo breve per riempirla
di energia negativa”.
(Bruce Lee)
                           
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24 PARKINSON E TAI CHI

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PARKINSON E TAI CHI

La postura instabile è migliorabile con la pratica del Tai Chi.
 
Coloro che soffrono della disarmonia chiamata Parkinson hanno un serio problema di equilibrio, una conseguente riduzione delle capacità funzionali e un aumento del rischio di cadute.
 
L'esercizio fisico regolare è sempre consigliato dagli specialisti, ma finora pochi programmi si sono dimostrati veramente efficaci.
 
La pratica del Tai Chi invece, interviene direttamente sull'equilibrio portando ai pazienti dei benefici e una migliore capacità funzionale e quindi una riduzione delle cadute.
 
Il Parkinson è una tra le disarmonie più diffuse a livello neurodegenerativo. La sua evoluzione è lenta ma progressiva e coinvolge, in primo luogo le funzioni motorie come il controllo del movimento e dell’equilibrio. Con il passare del tempo e con il progredire della malattia, le persone perdono la stabilità posturale e hanno disfunzioni dell’andatura e difficoltà a gestire le attività quotidiane, con possibilità di cadute. Il tremore può essere alleviato con alcune terapie farmacologiche, ma per quello che riguarda la postura e l'equilibrio, invece, è richiesto qualcosa di alternativo: e qui entra in gioco l'esercizio fisico, per gestire equilibrio e forza, considerando il Tai Chi come una forma di esercizio molto promettente. Questa antichissima pratica taoista cinese combina esercizio fisico e mentale e ha dimostrato di migliorare la forza, l'equilibrio e tutte le funzioni fisiche.
 
Gli studi hanno dimostrato che una pratica costante di TAI CHI in persone dai 45 agli 80 anni di età, con presenza di tremore, rigidità, instabilità posturale, hanno avuto enormi benefici.
 
Un'altro importante beneficio è la respirazione consapevole e naturale. Il Tai Chi chuan con i suoi esercizi a basso impatto, rafforza i muscoli profondi (difficilmente allenabili con i classici esercizi fisici o con pesi) migliora la forza, di conseguenza l'andatura è più spedita e l'equilibrio migliora grazie ad un accresciuta sicurezza.
 
Gli esercizi proposti, lavorano soprattutto sullo spostamento del peso e l’oscillazione della caviglia per spostare efficacemente il baricentro. I movimenti del piede (punta/tallone) rafforza la dorsi flessione e la flessione plantare. La plantarflessione è il movimento che permette di puntare il piede verso il pavimento, come se si dovesse camminare sulle punte. La dorsiflessione è invece il movimento opposto, quello che si compie quando si solleva il piede per camminare sui talloni.
 
Concludendo:
 
i benefici sono molteplici sia a livello fisico che psicologico. Occorre solo una buona volontà.
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e-mail: ilfreeman66@gmail.com
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