11 PRENDERE LA FORZA DAL SUOLO
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In tutte le arti marziali, e non solo in quelle così dette “interne” ... (ho già scritto un articolo sull'errore di chiamarle interne) ... la forza viene generata dalla terra. Ma occorre comprendere più a fondo, cioè: è la forza che “risale”, perciò se risale vuol dire che è partita da un' altra parte.
Il nostro peso, il grado di rilassamento, la corretta struttura, la "pompa" delle gambe, la connessione e il radicamento, sono essenziali per sfruttare al massimo l'energia.
Perciò la FORZA parte sempre dalle ANCHE, viene portata a terra e da lì risale.
Così la forza dell’avversario viene mandata verso la terra e l’energia del “rimbalzo” verrà scaricata contro di lui.
Le antiche pratiche rispettano precisi principi della fisica.
Sono complessi i meccanismi necessari per saper utilizzare questa energia, ecco perché occorre sempre la guida di un buon maestro.
Bisogna sviluppare: coordinazione, ritmo e connessione delle varie parti del corpo.
Articolazioni sciolte permetteranno il trasferimento della forza.
Faccio un esempio:
Come il motore trasforma il carburante in forza cinetica, così la rotazione del piede/caviglia trasforma il peso in forza della terra.
Ad effetto domino e che movimento spiralico la forza di propaga dal piede/caviglia al ginocchio, passando per il polpaccio (s'incrociano tibia e fibula) che genera una forza grandissima.
Quando questo movimento è generato correttamente il ginocchio può sopportare anche una tonnellata. I tendini di avvolgono alle ossa le articolazioni diventano una cosa sola.
Ma la forza non si ferma qui continua a salire dopo che anche il ginocchio ruota,
Quando ruotiamo le ginocchio (attenzione farlo con delicatezza).
Continuando il movimento a spirale la forza arriverà poi all'anca, alla spina dorsale, alla scapola ed infine al braccio e al polso.
La mano sarà il fiocco della frusta.
IL SEGRETO È ASCOLTARE SEMPRE IL PROPRIO CORPO.
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