48 Cosa non è il Freemoving Internal Arts
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COSA NON È IL FREE MOVING INTERNAL ARTS
È difficile cogliere il nucleo fondamentale di quello che io chiamo FREE MOVING.
Ogni tentativo di definire o cristallizzare il FREE MOVING INTERNAL ARTS ci allontana dalla pratica stessa.
Perciò descrivere il FREE MOVING INTERNAL ARTS è impresa alquanto difficile perciò come la tradizione del Tao e dello Zen occorre ragionare in negativo ovvero descrivere cosa non è per giungere a ciò che è.
Occorre molta flessibilità per comprendere questo articolo e il FREE MOVING INTERNAL ARTS perciò voglio incominciare con una storiella ZEN, come se fosse un riscaldamento per i muscoli e per la vostra mente.
Non cerco la vostra approvazione e nemmeno cerco di condizionare la vostra mente o voglio indurvi a pensare come me, anzi, il FREE MOVING INTERNAL ARTS è proprio il liberarsi da qualsiasi condizionamento.
Questa storia è un esempio che faccio spesso durante i miei corsi: ci fu una volta un uomo molto colto che si recò da un maestro ZEN per fargli delle domande. Mentre il maestro ZEN parlava, l'uomo colto lo continuava ad interrompere con i suoi commenti, più e più volte: "Ah sì anche noi abbiamo questo o quell'altro", commentava l'uomo colto.
Ad un certo punto il maestro zen smise di parlare e incominciò a versare del tè nella tazza dell'uomo. Continuò a versare finché il tè traboccò. "Basta, basta, la tazza è piena" disse l'uomo.
E il maestro zen con voce tranquilla rispose: "lo so, perciò fallo anche con la tua mente, se prima non svuoti la tua tazza come puoi assaporare il mio tè?"
Quando approcciate alla vita, a una cosa nuova, o al FREE MOVING INTERNAL ARTS dovete farlo con mente aperta, lasciando alle spalle tutte le credenze, le opinioni i preconcetti, così da essere vuoti come la tazza del tè. Tutto questo è liberatorio e libera il movimento.
Occorre ritornare al proprio istinto, al proprio intuito, ai propri sensi, al proprio corpo e lasciar perdere tutte quelle confuse chiacchere della mente intellettuale.
Perciò il FREE MOVING INTERNAL ARTS non è una tecnica, non è un metodo, non è un sistema.
Una cosa non è mai o questa o quella, non c'è mai una risposta B a una domanda A.
Una vera arte marziale inizia quando ci si libera dai modelli prestabiliti e la libertà del movimento inizia quando si va oltre il metodo, la tecnica i sistemi.
In quasi 40 anni di pratica di arti marziali ho incontrato molti artisti marziali ma moltissimi di loro sono ingabbiati dai limiti stessi della loro disciplina. Hanno fatto del loro stile un vangelo, una gabbia dorata dove non si possono violare le leggi dello stile stesso.
Non è mai lo stile che fa la differenza ma l'uomo che la pratica.
Le arti marziali sono come le istituzioni, le religioni, sulle fondamenta dei fondatori vengono erette dopo la loro morte, teorie e ipotesi. Di generazione in generazione vengono tramandati dai seguaci: tecniche, cerimonie, filosofie, modelli, così che tutta quella fluidità che probabilmente il fondatore aveva, si cristallizza, si solidifica, si fissa e la risposta non è più libera e fluida ma codificata seguendo un ordine logico che piace tanto alle masse. E sono proprio gli allievi più devoti, i discepoli più fedeli (con le più nobili intenzioni) che fanno diventare le parole e i movimenti del fondatore un altare ma anche una tomba dove viene sotterrata la conoscenza e la saggezza del fondatore.
Nascono così gli stili interni e stili esterni ma in verità non esiste né interno né esterno o esistono entrambi contemporaneamente.
Ogni scuola, ogni stile rivendica di possedere la verità.
Occorre una visione d'insieme e sicuramente non bisogna buttare il bambino con l'acqua sporca. C'è del buono in tutto ed è questo buono che noi dobbiamo tenere, sono i PRINCIPI e l'essenza unitaria di tutti gli stili di tutte le arti marziali.
La differenza è soltanto superficiale e tecnica, sono i mobili, i colori dei muri, i quadri e i soprammobili, mentre le fondamenta della casa sono sempre uguali. Ma chi rimane in superficie e si limita a imparare le tecniche invece che i PRINCIPI sarà come un cieco che guida altri ciechi.
La separazione è sempre soltanto un'illusione.
Chi sa osservare la realtà per quella che è e non per quella che vorremmo che fosse allora riusciremo a vedere che i sistemi, i metodi, gli stili che generano regole, stanno generando giudizi e giustificazioni, insomma rifiuti.
Gli stili con le loro regole limitano e ostacolano la nostra crescita naturale e quindi la vera comprensione.
Gli stili o sistemi separati dalle tecniche e inconsapevoli dei principi (che unificano), separano gli uomini invece che unirli, il vero kung fu unisce gli uomini non li divide.
Ricordatevi sempre che l'universo è frattale e che l'intero è presente in tutte le parti.
Il FREE MOVING INTERNAL ARTS non ingabbia, non limita l'allievo in uno stile.
Gli antichi maestri dicevano ripeti 10.000 volte un movimento e quel movimento sarà tuo, questo è vero ma occorre comprenderne il significato profondo. Se il ripetere 10.000 volte un movimento si limita alla mera tecnica, svilupperà precisione meccanica e una sicurezza (falsa), ma sarà un movimento imitato e sarà bloccata la crescita naturale e spontanea. Così l'allievo svilupperà un attaccamento alla propria tecnica (stampella) e non potrà più farne a meno fisicamente e mentalmente.
La maggior parte degli artisti marziali cade in questa trappola e sono in continua ricerca del maestro e dello stile che soddisfi le loro aspettative e i loro desideri.
Io non ho inventato un nuovo stile, il FREE MOVING INTERNAL ARTS è un non metodo, è un non sistema.
Il mio intento è di liberare il movimento e liberare il praticante da ogni attaccamento ai modelli, alle tecniche, agli stili, ai metodi, alle credenze.
Mi è stato detto una volta: "ma quello che tu fai non è Tai Chi Chuan" e io ho semplicemente risposto: "Tutto quello che esce da questo corpo è Tai Chi Chuan".
Letteralmente FREE MOVING INTERNAL ARTS significa LIBERARE IL MOVIMENTO; non fissatevi sul nome, quello che invece vi deve interessare è il suo aspetto liberatorio.
La filosofia se non diventa filosofia in azione non serve a nulla.
Nel FREE MOVING INTERNAL ARTS non ci sono tecniche, forme codificate, regole che costituiscono un metodo.
La vera arte marziale ha la stessa sostanza dell'acqua non puoi dargli una forma.
Non sono contro l'insegnamento delle "forme", dico soltanto che attraverso la forma noi dobbiamo giungere alla non forma.
Il FREE MOVING INTERNAL ARTS non ha un solo punto di osservazione ma guarda da tutte le prospettive possibili.
Il FREE MOVING INTERNAL ARTS utilizza ogni "strumento" per raggiungere il proprio scopo e ogni cosa deve essere efficace per produrre un risultato efficiente.
Come un arciere zen lancia la freccia senza guardare il bersaglio centrandolo così con il FREE MOVING INTERNAL ARTS se vogliamo definirlo mancheremo il bersaglio.
Essere o non essere?
Nel mondo duale ci viene sempre imposta una fittizia scelta (PILLOLA ROSSA O PILLOLA BLU) ma in una profonda conoscenza e coscienza che generano la consapevolezza, uno più uno non fa più due ma tre, è l'Unione delle due parti che creano una terza parte, perciò il FREE MOVING INTERNAL ARTS trascende la dualità e non è a favore di o contro a…, ma con visione unitaria è nello stesso momento l'essere e il non essere.
Gli stili sono sterili, accecano e impoveriscono l'istinto e l'intuito.
Il FREE MOVING INTERNAL ARTS è un movimento vivo che libera.
E concludo facendovi comprendere che c'è un enorme differenza tra il NON AVERE FORMA (ignoranza) e AVERE UNA NON FORMA (trascendenza).
Stefano Bernacchi
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